Inaugurazione wylab – orgogliosi di essere fornitori ufficiali

17 Mar Inaugurazione wylab – orgogliosi di essere fornitori ufficiali

Chiavari, ecco il nuovo WyLab voluto da Antonio Gozzi e Matteo Campodonico nell’ex liceo Delpino: «Un asilo dove far crescere le nuove imprese italiane»

DAL SECOLO XIX DEL 05/02/2016

Chiavari – Che cos’hanno in comune Marcello Lippi, ct dell’Italia mondiale del 2006 e Matteo Campodonico, fondatore di Wyscout, il database di calciatori più utilizzato al mondo? «Entrambi abbiamo iniziato analizzando partite di calcio. Io nel 1985 allenavo il Pontedera, e nello stesso girone, all’Entella, c’era il mio amico Giampiero Ventura. Ci chiamavamo sempre prima o dopo aver affrontato le avversarie, dicendoci come giocavano, i loro punti di forza. Io recuperavo i Vhs delle partite e glieli spedivo. Poi facevo i montaggi degli spezzoni che mi interessavano, dieci o quindici minuti di gioco che mostravo ai miei calciatori. Matteo – prosegue Lippi – ha iniziato allo stesso modo, filmando le squadre di calcio dilettantistico. Ora fa un servizio per le formazioni di tutto il mondo, dal Barcellona al Bayern».

Wyscout partì così, da Chiavari: era il 2008. Un gioco diventato un’idea, quindi un business, con migliaia di abbonamenti tra società e addetti ai lavori («Quando arrivai in Cina al Guangzhou scoprii che anche loro avevano un abbonamento. Allora chiusi il mio», ricorda Lippi sorridendo). Oggi occupa ottanta persone nel Tigullio, trecento in tutto il mondo. E proprio il brand “Wy” è all’origine della nuova scommessa firmata Antonio Gozzi, presidente della Virtus Entella, che finanziò da principio il progetto di Campodonico, e dallo stesso giovane manager chiavarese: nasce così “Wylab”, il primo incubatore di imprese tecnologiche legate in primis al mondo dello sport, ma non solo. Così, negli spazi ricavati nell’ex liceo classico Delpino, arriveranno le start up tecnologiche attese da tutto il mondo. Che, prima, saranno analizzate, poi sostenute con il tutoraggio ed eventualmente finanziate se la commissione esaminatrice le riterrà interessanti e con una prospettiva imprenditoriale. La prima start up è già attiva: l’ha ideata un chiavarese di 37 anni, Mauro Migliazzi, che, con la sua Wesii, si propone di realizzare “Analisi multispettrali del prato”, con particolare applicazione ai campi di calcio e a quelli da golf. Sarà un dottore che valuterà, con l’aiuto di droni, ma non solo, lo stato di salute di un manto erboso. La prima cavia? «Il Ferraris. L’esito non posso svelarlo», dice Migliazzi. Ma dall’alto sembra di un verde così intenso che al presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenuto all’inaugurazione, scappa una battuta: «Visto così sembra bello, avete usato photoshop?».

E tanti i personaggi del mondo sportivo intervenuti ieri a Chiavari: da Malagò al presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, da Maurizio Felugo, numero uno di Social sport (la società che gestisce le attività sportive di Gabriele Volpi, quest’ultimo all’estero e impossibilitato a partecipare) a Paolo Garimberti, membro del cda della Juventus ed ex studente del Delpino, per arrivare a Edoardo Garrone ed Enrico Mantovani, con cui si tenta quasi invano di toccare i temi legati alla Sampdoria. Garrone fila via nei corridoi, dopo l’inaugurazione: «I sette milioni di euro dati a Ferrero? Sono articoli di giornale nuovi, ma su cose vecchie. Sono due anni che non diamo soldi alla Samp». E sull’inchiesta di Napoli? «Non c’entro nulla, non ero neanche presidente all’epoca, era mio padre». Di Samp e Genoa, allora, parla Lippi: «Succedono nel calcio annate così, e i tifosi danno la caccia al colpevole, che sia la società o l’allenatore o un calciatore. Ma è il calcio. Anche l’anno scorso accadde qualcosa di particolare, no? Due squadre ai vertici, una che regala l’Europa all’altra, gli altri che gioiscono per l’eliminazione dei rivali». E per la lotta ai vertici? «Napoli e Juventus vanno forte, ma il discorso non è chiuso: credo possano inserirsi altre squadre».

Gozzi osserva e sorride. Se si parla di calcio pensa all’Entella, ma soprattutto alla sua Chiavari, che «può diventare un centro di imprese a livello mondiale perché non ci sono strutture simili in Europa. E noi puntiamo all’eccellenza». Un esempio che può essere una carta da giocarsi in prospettiva olimpica: «Roma 2024 – dice Malagò – sta già affrontando un percorso vincente per la credibilità delle candidature. Wylab sarà tra gli elementi fondanti del nostro dossier».